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Alberto Sanna, Icona del rock sardo, cantautore e musicista poliedrico cagliaritano, dagli esordi degli anni ‘80 con i gruppi storici che hanno tracciato un percorso importante nella storia rock della Sardegna, Alberto Sanna non ha mai smesso di scrivere canzoni e di andare in giro a suonarle, facendo della musica il punto principe della sua vita, diventando una voce significativa dell’isola contemporanea. Coerente da sempre al suo modo di essere, non si è mai fermato né arreso davanti agli schemi consolidati della iconografia musicale isolana. Proteso verso un continuo divenire artistico ed umano, è un artista che porta ovunque la sua carica musicale e umana, fatta di autentiche emozioni che cerca di trasmettere da anni al suo pubblico.
La sua carriera è segnata da un interminabile e appassionante viaggio a ritroso negli anni d’oro del blues, dell’hard rock, dello swing, fino al jive e al rock’n’roll delle origini, che ancora oggi ripercorre dal vivo nei suoi concerti con i migliori jazzisti cagliaritani tra swing e i suoni puri rock’n’roll anni ’50. Un percorso istintivo dentro le origini della musica “nera” che ama profondamente e di cui proprio non può fare a meno.
A undici anni inizia a suonare l’armonica ispirandosi a Neil Young, Bennato, Bob Dylan. Due anni dopo acquista la sua prima batteria e una Eko a sei corde acustica. Erano i primi anni ’70 e la musica inizia a far palpitare il suo cuore. Da allora ascolta senza sosta i grandi artisti come Elvis, Muddy Waters, Bob Dylan, gli ACDC, Bruce Springsteen, i Rolling Stones, Ramones, De Gregori, Lou Reed, Bennato, Bob Marley, o i cantautori italiani come De Andrè, Guccini, Bennato, De Gregori, musicisti che con una chitarra e un’armonica parlavano di cose vere ai ragazzi come lui. Poi tanti altri: Creedence Clearwater Revival, Led Zeppelin, Crosby, Stills, Nash & Young, Grand Funk, Jethro Tull, Banco Del Mutuo Soccorso, il rock progressive degli Osanna e poi Patty Smith, i Clash con il mitico Joe Strummer, Springsteen, fino ai ’90 con Pearl Jam, Soundgarden e Nirvana. Un incredibile background musicale che ha segnato la sua anima, rivelatasi implacabilmente blues.
Sin da giovanissimo parte così l’avventura musicale con i gruppi rock isolani come Masoko Tanga, con i quali suona brani originali in chiave rock italiano, poi gli High Voltage/TNT, in bilico tra hard rock e hard core, una reazione alla new wave degli anni ’80. Nei primi anni ’90 i Sanna R’n’R Breakers, con i quali intercetta un percorso inedito tra le sue canzoni e la sue grandi passioni, partendo dal leggendario rock degli anni ’50.
Poi Animanera, gruppo cagliaritano con cui emerge la sua autentica anima black. Ma il più delle volte la sua attività concertistica ha percorso in parallelo diversi progetti: da “one man band” con la sua voce, chitarra acustica, loop station e armonica, a leader delle band come gli All Sun Rockin’ Jive, i Jumpin’ Jivers o i Rockin’ Jive Quartet, tra swing, jive e rock’n’roll,
più dediti al puro suono rock’n’roll dei ‘50. Un modo per esprimere anche il lato del suo carattere più brillante e spensierato.
L’ultima creazione di Alberto Sanna dal titolo “Canzoni per (r)esistere”, è un album che raccoglie tutte le sue migliori qualità, approdate ormai verso una consolidata maturità cantautoriale.
E’ il prosieguo di quel percorso artistico intrapreso con l’etichetta S’ardmusic cinque anni fa. Una collaborazione importante che ha messo a nudo le potenzialità del cantautore e musicista cagliaritano. Freschezza e semplicità compositiva dal messaggio schietto e immediato, senza orpelli, che partono dal cuore, a tratti confidenziale, a tratti energico: ballate in puro rock, specchio fedele della sua anima blues.
Suonerá per noi
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